Bilbao è una città vivace e movimentata, in tanti sensi, perciò non è affatto strano che proprio dalla capitale basca provenga un’artista interessante e multiforme come la batterista e musicista elettronica RRUCCULLA. A questo simpatico nome d’arte, un gioco sulla parola spagnola “arugula” (sì, vuol dire “rucola”), corrisponde la giovanissima e iperattiva Izaskun González, che in tre anni ha già pubblicato sette dischi molto diversi fra loro.
L’ultimo in ordine di tempo, SHuSH (o SHo͝oSH) ci conduce in un mondo alieno, attraversando rotte sonore piene di sorprese, che mescolano il jazz d’avanguardia alla Kamasi Washington, l’elettronica sperimentale alla Four Tet, l’hip hop intellettuale alla Flying Lotus, il math rock alla Tortoise, ma anche la drum’n’bass, il footwork, la musica latina e altro ancora. Batterie acustiche e sintetizzatori acidi, suoni metallici ed effetti disumanizzanti, campioni disparati e stimoli emozionali, tutto si tiene insieme per vagare vorticosamente nella mente dell’ascoltatore.
La stessa RRUCCULLA, autrice anche della copertina, considera questo album “un grande acquario che raccoglie le storie di tanti pesci multicolore, rinchiusi e circondati da forme e ambienti diversi e malleabili”. Si passa da tinte pastello chiare e lucenti a sfumature scure e aggressive, che rendono l’atmosfera più claustrofobica e straniante, capace di sommergere e scuotere allo stesso tempo. A tratti ci si sente graffiati e sbattuti, ma poi si riprendere a respirare e i battiti si normalizzano in sincrono con i beat elettronici.
SHuSH è un progetto complesso e stratificato, un altro passo nel percorso creativo di un’artista piena di talento e pronta a esplorare continuamente nuovi generi. Qualità importanti, che la porteranno lontano, e noi la accompagneremo volentieri.
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