In questo momento storico, durissimo e difficile soprattutto per le minoranze e per le persone più vulnerabili della società, prendere la parola e far sentire la propria voce è assolutamente fondamentale. Chiunque sia vittima di discriminazioni e soprusi, deve esprimersi con ogni mezzo a disposizione, in ogni modo e in ogni luogo.
La rapper e producer transfemminile Backxwash, canadese di Montreal originaria dello Zambia, utilizza la musica per manifestare il proprio dissenso e muovere le proprie ineccepibili critiche alla società contemporanea.
Il precedente album, Deviancy (2019), si scagliava contro bigottismo, patriarcato, retorica conservatrice e stereotipi, rifiutando rabbiosamente l’imposizione di una normalità preconfezionata e limitante. Il nuovissimo lavoro, dal titolo lungo ma efficace, God Has Nothing To Do With This Leave Him Out Of It, approfondisce ulteriormente gli stessi temi, intrecciando la dimensione sociale e individuale di alcuni concetti chiave come blackness e queerness, subiti e provati in prima persona. Ci sono una maggiore profondità e, se possibile, ancora più rabbia, ma a un livello così intimo da amplificare i tumulti e gli scossoni del cuore.
Ispirata da riferimenti anche diversi fra loro, da Missy Elliot a Redman, Backxwash produce basi strumentali cupe e potenti, sempre originali, sulle quali scatena rime abrasive, rivoltose, incazzate con la società ma anche con se stessa, mentre lotta con i propri demoni interiori e con l’idea di Dio che dovrebbe appartenerle.
Un’opera di grande forza comunicativa, importante oggi più che mai.
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