Prendi un raffinato compositore jazz nonché polistrumentista virtuoso, già noto ai più per la recente collaborazione con Aidan Moffat (Everything’s Getting Older, 2011) e per quelle precedenti con Isobel Campbell, The Pastels e Futur Pilot A.K.A., e portalo in Giappone. Ebbene, il risultato è il nuovo album del jazzista scozzese Bill Wells, Lemondale, che è stato registrato a Tokio in un solo giorno, mettendo insieme quattordici musicisti provenienti da ambiti diversi, dal jazz alla classica fino all’elettronica, fra i quali il pianista Satoko Fuji, il chitarrista post-rock Jim O’Rourke, il veterano dell’underground giapponese Tori Kudo (Maher Shalal Hash Baz) e le cantanti Saya (dei Tenniscoats) e Kazumi Nikaido.
Diretto da un compositore e arrangiatore di grande esperienza e sensibilità come Bill Wells, l’eterogeneo ensemble realizza un disco elegante in bilico tra sogno e realtà, che si muove fra le atmosfere tradizionali del jazz europeo e le divagazioni sonore di una certa avanguardia contemporanea. Arie da bistrot francese, profumi di bossa nova, orchestrazioni di ampio respiro, improvvisazioni libere, movimenti cinematici, morbide ballate, manipolazioni sonore e prove di minimalismo, tutto si tiene in un disco che pare quasi magico proprio per la sua aspirazione di confronto fra mondi musicali diversi.
Ok, in un giorno solo non si costruisce Roma, ma evidentemente qualcosa di buono si può fare.
-
Recent Posts
Categories